OP Babylon e il sequestro dei wallet bitcoin

Stefano Capaccioli

di Paolo Dal Checco
Gli investigatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni – in collaborazione con Europol, il Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia On Line (CNCPO) e coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia (DDA) – hanno operato in questi giorni la chiusura del mercato nero “Babylon”, raggiungibile soltanto tramite il deep web all’indirizzo “babylonxjrtdyomy.onion“. Quello che interessa dal punto di vista della bitcoin forensics non è tanto l’identificazione e la chiusura dei 14 hidden service (seppur tecnicamente interessante dal punto di vista investigativo) o il ritrovamento di oltre 170.000 messaggi relativi a trattative illecite quanto il fatto che risulta essere stato eseguito il sequestro di 14.000 wallet bitcoin appartenenti agli utenti del black market.
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