Bitcoin, innovazione in Provincia Autonoma di Trento.

Stefano Capaccioli

Il Consigliere della Provincia Autonoma di Trento, Alessio Manica (Capogruppo provinciale e regionale del Partito Democratico) ha depositato una PROPOSTA DI MOZIONE N. 542/XV per la Promozione dell’uso di bitcoin in Trentino.
Il Testo è il seguente:

Proposta mozione n. 542
Promozione dell’uso di bitcoin in Trentino
Blockchain e Bitcoin sono tecnologie ad accesso aperto che permettono di eseguire e memorizzare transazioni, anche non monetarie, in maniera sicura ed inalterabile. La tecnologia nota come Blockchain, cioè il consenso di rete distribuito che realizza un database permanente e inalterabile è stata pubblicata nel 2008 allo scopo di creare il bitcoin, la prima e più diffusa cripto moneta esistente.
Bitcoin è la prima moneta digitale decentralizzata, valuta digitale che si può trasferire via internet.
Rispetto alle monete classiche, Bitcoin offre diversi vantaggi: possono essere trasferiti direttamente da persona a persona via internet senza bisogno di passare attraverso una banca o altra camera di compensazione; possono essere usati in ogni Paese senza prerequisiti o limitazioni arbitrarie; i costi di transazione sono bassi o in alcuni casi nulli. Una volta acquistati i bitcoin sono conservati in un portafoglio digitale e trasferirli è facile come mandare una mail; si può ormai comprare qualsiasi cosa online e anche in retail fisici attorno al globo. La rete Bitcoin è resa sicura da entità chiamate miner le quali sono incentivate con nuovi bitcoin ad eseguire le verifiche delle transazioni e rendere inattaccabile la rete. Una volta verificate, le transazioni sono tracciate e conservate in un registro pubblico e trasparente su una piattaforma open source.
Il bitcoin è comunemente conosciuto come moneta digitale ma viene sempre più usato anche in altri ambiti, come sistemi di notarizzazione, sistemi per trasferire digitalmente proprietà (smart property) o per confermare la provenienza di un bene (tracciabilità) e in ambito finanziario per garantire pagamenti (smart contract). Questo perché ogni blocco nella blockchain contiene informazioni – contratti, certificati di proprietà di autenticità, prove di transazione – che ne consentono la tracciabilità.
Ogni transazione è sempre fissata nella blockchain e protetta dalla crittografia, quindi riconosciuta e verificabile con certezza e trasparenza. In tal senso la Blockchain tende ad eliminare o ridimensionare enormemente le terze parti, problemi legati ai costi della fiducia e altri costi di transazione.
Per provare a capire l’impatto che la tecnologia blockchain può avere, è possibile confrontarla con l’impatto prodotto da internet. Come internet ha portato un massiccio trasferimento della comunicazione su supporto digitale, la blockchain potrà portare un trasferimento di valore verso il digitale, producendo un enorme impatto economico in tutti i settori ed ambiti inerenti il trasferimento di risorse, possesso e proprietà.
Il fenomeno bitcoin è in continua espansione, come conferma il report CoinDesk 2015. L’aspetto più rilevante è la crescente attenzione verso la tecnologia blockchain da parte di Istituzioni sia politiche che finanziarie, che hanno cominciato a prendere in considerazione le potenziali applicazioni della blockchain. Un esempio di investimenti da parte di istituti finanziari è il caso R3CEV che ha raggruppato 42 banche internazionali in un consorzio che vuole beneficiare delle innovazioni portate dalla tecnologia blockchain. Il valore complessivo delle compagnie di investimento in tale consorzio è di 600 miliardi di dollari.
Anche la crescita in termini di prezzo e di volumi di bitcoin scambiati ha continuato ad aumentare. Lo dimostrano i dati che riguardano gli investimenti fatti da Venture Capital per finanziare start-up operanti nel settore bitcoin-blockchain, passati dai 362 milioni di dollari nel 2014 ai 490 del 2015. Si rileva inoltre una crescente attenzione di aziende finanziarie di prestigio, determinata anche dall’aumento di scambi di bitcoin tra soggetti privati.
Il fenomeno è, sotto il profilo tecnico, sicuramente complesso. Merita quindi vederne anche i risvolti pratici. Il Swiss Federal Council ha recentemente dichiarato che “alla luce della rapida digitalizzazione del settore finanziario, in particolare con riferimento alla tecnologia Blockchain e Bitcoin, si può presumere che i modelli di business si svilupperanno in modi che non sono ancora concepibili oggi”; aggiungendo che per questo il Council “seguirà da vicino gli sviluppi per essere pronto a proporre le modifiche normative eventualmente necessarie.”
Il Sole 24 Ore si è recentemente occupato anche del caso del Comune di Zugo (Zug), in Svizzera, che ha deciso di adottare Bitcoin come moneta per pagare le tasse comunali. Si legge: “La mossa del sindaco di Zugo, tuttavia, non sembra semplicemente proiettata a fare notizia. Il cantone è molto noto per aver attirato, negli ultimi mesi, alcune startup del mondo fintech: da Xapo a Shapeshift a Monetas.”
Bitcoin trova già ampia diffusione anche in Trentino, come dimostrano sia le rilevazioni che l’attenzione della stampa. Merita di essere citato in particolare il caso di Rovereto, oggetto di un recente approfondimento sul mensile nazionale specializzato “Focus”, definita come la “capitale italiana del bitcoin”. Questo in ragione sia della presenza di start-up specializzate in questo settore nate nell’ambito dei programmi di sviluppo della Provincia e Trentino Sviluppo, sia alla luce dei numerosi locali ed esercizi pubblici che accettano i bitcoin come modalità di pagamento.
La Provincia ha negli anni implementato politiche e azioni tese allo sviluppo di un ecosistema dell’innovazione, grazie a politiche pubbliche mirate, al finanziamento di centri e attività di ricerca, al sostegno allo sviluppo di start-up ed imprese innovative, al trasferimento dei risultati della ricerca al mondo dell’innovazione e della produzione. Esistono in tal senso le condizioni strutturali, tecnologiche e cognitive per fare del Trentino un laboratorio anche nel campo delle tecnologie blockchain e bitcoin.
Le applicazioni potrebbero essere molteplici: offrire servizi innovativi ai cittadini, a chi vive e lavora in Trentino; innovare i servizi e le opportunità per i turisti; innovare i servizi pubblici, per esempio nel campo dei pagamenti, degli appalti o dei contributi; attrarre nuove imprese grazie ad una campagna di comunicazione mirata verso la crescente comunità internazionale di “bitcoiners”; incentivare e stimolare nuove start-up innovative operanti nell’industria blockchain ad insediarsi in Trentino; ecc.
Tutto ciò premesso,
il Consiglio provinciale impegna la Giunta

  • a creare un gruppo di lavoro, coinvolgendo Trentino Sviluppo e le start-up con sede in Trentino che si occupano di blockchain e bitcoin, per focalizzare ed approfondire le possibilità applicative di questa tecnologia per il sistema territoriale trentino;
  • ad organizzare, d’accordo con il suddetto gruppo di lavoro, un seminario sul tema Blockchain e Bitcoin coinvolgendo i soggetti rappresentativi della filiera dell’alta formazione, ricerca, innovazione, imprese e dei soggetti operanti nell’ambito delle politiche per il turismo;
  • ad individuare uno o più campi di applicazione e avviare una sperimentazione di utilizzo di bitcoin.

cons. Alessio Manica
Trento, 27 febbraio 2017

 
Auspichiamo che altri Enti Locali inizino questo percorso.
 

About the author

Pretium lorem primis senectus habitasse lectus donec ultricies tortor adipiscing fusce morbi volutpat pellentesque consectetur risus molestie curae malesuada. Dignissim lacus convallis massa mauris enim mattis magnis senectus montes mollis phasellus.

1 commento su “Bitcoin, innovazione in Provincia Autonoma di Trento.”

Lascia un commento