Documento CNEL – Prime Critiche

Stefano Capaccioli

Nick Chest ha postato il documento prodotto dal CNEL (http://www.camera.it/temiap/temi17/Osservazioni_Proposte_MONETA_ELETTRONICA.pdf), la cui lettura nasconde alcune sorprese:

La caratteristica più problematica rimane però la anonimità (che non è mancanza di tracciabilità: infatti ogni transazione è memorizzata nel sistema insieme all’indirizzo di chi la ha effettuata, ma gli indirizzi sono per definizione anonimi). Questa caratteristica ha ovviamente dei risvolti preoccupanti per le autorità fiscali e per quelle di polizia. Per le prime, l’evasione di ogni tipo di tassa sulle transazioni commerciali e finanziarie è evidentemente inaccettabile, tanto che in alcuni paesi ( Regno Unito,Norvegia) sono state emanate delle norme che assoggettano questa transazioni ad una sorta di IVA del 20%.Per le autorità preposte al contrasto dell’illegalità la sfida è quella di prevenire e stroncare l’uso sempre più diffuso d questa moneta sui siti illegali, quali quelli di commercio di armi, droga e sesso (recentemente l’FBI ne ha chiuso uno, Silk Road, che si serviva di questo mezzo di pagamento). Inoltre molte autorità nazionali fanno presente che i cittadini che usano la moneta virtuale non sono protetti contro le invasioni degli hackers né contro il possibile fallimento del sistema, non avendo tale valuta valore legale.

Le affermazioni, a mia prima analisi, appaiono semplicistiche, da vari punti di vista:

  1. La moneta non è anonima ma pseudonima (e molto più tracciabile dei contanti!)
  2. Collegare bitcoin a evasione sembra riduttivo.
  3. L’evasione non si fa con i bitcoin che è e resta un mezzo di pagamento, si fa non dichiarando le cessioni di beni o prestazioni di servizio controparte dei bitcoin.
  4. La Norvegia ha interpretato con IVA (ma mette IVA anche su oro da investimento!), mentre il Regno Unito con il Brief 09/14 ne ha dichiarato l’esenzione!
  5. Silk Road è stato sequestrato in quanto mercato illegale (il fatto che i bitcoin fossero accettati non implica il coinvolgimento della moneta!)
  6. Poi, chi è veramente protetto dalle invasioni degli hacker?
  7. Ed infine, è vero che non garantita da alcuno Stato, ma neanche il dollaro dello Zimbabwe (http://it.wikipedia.org/wiki/Dollaro_zimbabwiano) o i Bonos Argentinos.

Queste le prime riflessioni a caldo leggendo il documento.
 
SC

 

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