Quali attenzioni sono necessarie sui piani operativo, regolamentare e tributario nei pagamenti transfrontalieri (cross-border)?
Le caratteristiche ed i rischi delle stablecoin li potete trovare nell’articolo: Stablecoin e imprese: vantaggi, rischi e scenari globali del nuovo sistema dei pagamenti.
In particolare, le imprese possono beneficiare di transazioni più rapide con operatività 24/7 a costi ridotti, ottimizzando la liquidità aziendale e la treasury e con programmabilità (informatica) dei pagamenti, correndo i rischi di fiducia sull’emittente e sulla tecnologia.
L’utilizzo di stablecoin, inoltre, non è esente da criticità (i) operative e (ii) legali
Criticità operative
- Negoziazione e contrattualizzazione
L’utilizzo di stablecoin richiede attenzione nella fase di negoziazione, per individuare con precisione l’ambito di utilizzo e generare un’adeguata contrattualizzazione, evitando rischi legali.
- Individuazione degli strumenti tecnici e procedure aziendali
Gli strumenti tecnici devono essere selezionati ed individuati, congiuntamente alle procedure aziendali finalizzate ad evitare utilizzi distorti, frodi, furti o truffe.
- Scelta dei fornitori di servizi
Gli strumenti tecnici devono essere funzionali all’interfaccia con fornitori di servizi che permettano la conversione in euro o in stablecoin.
Criticità legali
- Normativa e compliance (MiCA e non solo)
Con il nuovo quadro regolamentare europeo, le stablecoin “significative” sono sottoposte a requisiti elevati.
USDT (Usd tether) non può essere scambiata nei CASP (exchanger) autorizzati nell’Unione europea, rendendo leggermente più complicato l’utilizzo.
- Fiscalità e contabilizzazione
Il pagamento/riscossione di un servizio o di un bene in USDT ha implicazioni tributarie, precise, incluse:
- qualificazione del pagamento;
- obblighi dichiarativi legati alla detenzione di wallet;
- criteri di rilevazione contabile delle attività digitali.
Una gestione errata può generare rischi di contestazioni e sanzioni.
- Antiriciclaggio e tracciabilità
La natura pseudonima delle transazioni richiede strumenti di monitoraggio, verifica della provenienza dei fondi e di procedure KYC/AML coerenti.
L’assenza di un presidio adeguato può esporre a rischi reputazionali o persino penali.
Necessità di assistenza.
L’adozione delle stablecoin nei pagamenti internazionali non è più solo una scelta tecnica: è una decisione strategica che richiede competenze interdisciplinari coordinate da un professionista esperto in criptoattività che possa dominare il processo e valutare strumenti tecnici e fornitori di servizi.
Il processo può consistere:
- definire la corretta struttura dei flussi internazionali;
- assistere nella fase di contrattualizzare
- valutare i fornitori di servizi e contrattualizzarli
- assicurare il rispetto delle normative fiscali e contabili;
- predisporre adeguati presidi AML;
- redigere la documentazione necessaria a supporto delle operazioni;
- scelta degli intermediari e delle reti blockchain più idonee.
USDT è la stable coin che domina il mercato
Il mercato dei pagamenti internazionali è da sempre occupato dal dollaro statunitense, unità di conto in cui vengono prezzate tutte le commodity ed ampiamente utilizzato per regolare le transazioni.
Tale egemonia, in corso di discussione con l’euro e con lo yuan, è stata rafforzata dall’avvento della prima stablecoin, l’USDt (Tether) che, nel corso del tempo, ha assunto dimensioni sempre più importanti, mantenendo sempre il “peg”, grazie alla fiducia che ha guadagnato sul mercato.
Attualmente, USDT ha e mantiene una posizione dominante grazie a tre elementi chiave:
- Accettazione globale: è la stablecoin più diffusa nei mercati emergenti e negli scambi B2B informali.
- Disponibilità multi-chain: Ethereum, Tron, Polygon, Solana e altre reti, con costi variabili.
- Liquidità elevatissima: permette conversioni rapide in valute fiat o altre cripto.
Queste caratteristiche rendono USDT particolarmente adatto a transazioni internazionali in contesti in cui il sistema bancario risulta lento, costoso o poco affidabile.
USDT però è delistato dagli exchange europei, in quanto NON conforme a MICAR
Conclusione
Il mercato e gli operatori scelgono gli strumenti, con un processo bottom-up e non top-down: sono i clienti e i fornitori che richiedono pagamenti in stablecoin.
Le imprese non hanno scelta, poiché nel commercio vince chi è in grado di rispondere più velocemente alla domanda di mercato.
Le stablecoin offrono velocità, efficienza e accessibilità mai viste prima, con la conseguenza che è possibile, anzi, molto probabile, un loro massiccio utilizzo.
Le imprese devono sviluppare consapevolezza e competenza in questo ambito, con un adeguato supporto professionale per un utilizzo sicuro e conforme.